La Festa di San Leone a Saracena, tra i borghi autentici d’Italia in provincia di Cosenza, è uno degli eventi religiosi ma anche popolari da non perdere in Calabria tra fede, musica e folklore, buon cibo e l’immancabile Moscato.
Ogni anno nella notte tra il 19 e il 20 febbraio la comunità di questo piccolo borgo del Parco Nazionale del Pollino festeggia il Santo Patrono.
San Leone si festeggia a Saracena anche la seconda domenica di agosto con la tradizionale processione tra le vie del paese in occasione dei tanti emigrati che rientrano in estate.
Cosa trovate in questo post
Saracena e il legame con San Leone
San Leone nasce a Ravenna nel 720 d.C., divenuto sacerdote si trasferisce a Reggio Calabria e qui rimane fino alla successiva elezione a vescovo di Catania.
La vita di San Leone è dedita alla lotta contro l’eresia e all’opposizione contro la distruzione delle immagini sacre, per questo motivo viene allontanato da Catania per poi ritornare successivamente e morire il 20 febbraio 789 d.C.
A San Leone sono attribuiti tanti miracoli e per questo viene chiamato il Taumaturgo.
Come arriva il culto di San Leone a Saracena? Durante la costruzione della Chiesa, prima dedicata a Santa Caterina, alcuni operai provenienti dalla Sicilia portano con sé la tela di San Leone e dedicano al santo una cappella. Nel 1224 venne consacrata a San Leone e dal 1630 è il Santo Patrono di Saracena. Anche qui sono riconosciuti molti miracoli, dalla liberazione dalla pestilenza e dalla siccità alla cura miracolosa degli ammalati.
Tra le reliquie del Santo, Saracena custodisce un osso del pollice all’interno del reliquiario d’argento e un’altra appesa al collo del santo.
La Festa di San Leone a Saracena
La Festa di San Leone a Saracena ha origini antichissime, probabilmente nasce con l’avvio dei primi mercati e delle fiere di bestiame in occasione delle feste patronali che attiravano gente da ogni parte anche durante i giorni della novena.
Oggi, come in passato, le celebrazioni iniziano il 10 febbraio con la Santa Messa e l’intronizzazione di San Leone, proseguono con il novenario fino al 19 febbraio, giorno della fiaccolata e dei fucarazzi.
La fiaccolata
La sera del 19 febbraio, al termine della Messa, si svolge la famosa e festosa fiaccolata che parte e ritorna in Chiesa dove ad aspettarli c’è il Santo Patrono. La fiaccolata è accompagnata da canti devozionali e musiche tradizionali e folkloristiche.
Tornati in chiesa ogni gruppo si avvicina all’altare maggiore inneggiando con canti e suoni gridando Viva San Leone!
I fucarazzi
Dopo la festa in chiesa, la serata continua con grande convivialità. In ogni rione intorno ai fucarazzi, accesi sia come rito propiziatorio di purificazione, di rinascita e buon augurio sia per riscaldarsi, vengono offerti i prodotti tipici di Saracena, piatti arrostiti e fritti, salumi, focacce tradizionali, formaggi, dolci accompagnati dal vino e dal Moscato di Saracena.
Per approfondire la storia sulla Festa di San Leone condivido questo video.
Come arrivare a Saracena
Per raggiungere Saracena bisogna prendere l’uscita autostradale di Sibari-Firmo-Spezzano Albanese e proseguire sulle SP174, SP271 e SP263 in direzione di Via Giorgio la Pira/Via Roma a Saracena oppure uscire a Frascineto, seguire le indicazioni per Castrovillari e San Basile fino a Saracena.
In collaborazione con la Proloco di Saracena
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Post aggiornato al 10 Gennaio 2021 da Maria Rita