[blockquote align=”none” author=”Il Piccolo Principe”]
Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e’ inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e’ triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sara’ meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e’ dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…
[/blockquote]Che colore abbineresti al mese di Luglio? Io penso al giallo oro, o meglio ancora, al colore del grano, come la volpe lo descrive nel Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Luglio è il mese per eccellenza legato alla sua mietitura.
Cosa trovate in questo post
La Festa della Mietitura
Molti paesi rievocano una delle più belle tradizioni popolari e anche il Mulinum di San Floro, a dieci km da Catanzaro, festeggia il suo secondo raccolto aprendoci le porte e condividendo uno dei momenti tradizionali più attesi della civiltà contadina: la festa della trebbiatura.
Ccu lu vinu si meta lu granu,
ccu l’acqua macinanannu li mulini
Hai presente la scena del film Mary Poppins in cui i protagonisti si tuffano nel quadro? Ecco, è stato così anche per me. Sono saltata prima nel quadro del campo di grano con i corvi di Van Gogh e poi in quelli di Franco Azzinari, il pittore del vento.
Un pomeriggio di emozioni, di nostalgia ricordando il duro lavoro dei nostri nonni, di scoperta di uno dei più affascinanti lavori dei contadini, di canti che accompagnano la raccolta del grano.
Alcuni signori ci mostrano la mietitura di una volta, quando con il solo aiuto del falcetto, bisognava occuparsi di interi campi; una volta raccolto in mucchietti (covoni) veniva lasciato ad asciugare, prima di separare il grano dalle sue spighe.
Il Mulinum di San Floro
Il progetto Mulinum nasce da un’idea di Stefano Caccavari. In pochi mesi, quella che sembrava essere solo una fantasia, diventa realtà con una raccolta in crowdfunding su Facebook.
Dalla semina al raccolto, la materia prima si trasforma in prodotto da consumare sul momento in un’unica struttura. Al suo interno sono presenti tre sale: la sala macina, la cucina e la sala di degustazione, che presto sarà adibita a pizzeria.
Mulinum, oggi come cent’anni fa, utilizza grani antichi non commerciali e che contengono poco glutine, come il tenero Russìa e il duro Senatore Cappelli, il grano della tradizione per eccellenza.
Nella sala macina il mulino a pietra funzionante è affiancato da un mulino a pietra antico in esposizione. Gli antichi mulini erano costituiti da due pietre di quarzo provenienti dalla Francia nei primi del ‘900.
Seppur con le tempistiche lunghe che richiede la macinazione a pietra, la farina non surriscalda e conserva tutte le sue qualità, non viene setacciata, e i prodotti risultano rustici al palato, come una volta.
Se ti trovi nella nostra zona, visita Mulinum e assaggia le sue bontà: pane brunetto, pizza e dolci. Io ho avuto la possibilità di degustarli stando in piedi su una balla di fieno.
Curiosità
Nel territorio di San Floro, fino agli anni ’60 erano presenti 9 mulini a pietra naturale, poi dismessi o distrutti a causa della loro bassa produttività. Oggi la “Valle dei Mulini” ha la sua rivincita su chi l’aveva abbandonata.
Ogni volta che vedrò dei campi di grano, come la volpe, penserò a te!
Se vuoi saperne di più visita il sito ufficiale di Mulinum
Post aggiornato al 2 Luglio 2018 da Maria Rita
1 commenta
Meraviglioso!! Ho 78 anni nata a San Floro poi trasferita a Catanzaro all età di 21anni a Roma. Ammiro i giovani che hanno messo il cuore x far conoscere al mondo il paese di San floro, quando con grande dispiacere negli anni 60 non esisteva sulla carta geografica “EVVIVA SAN FLORO” ed ai GIOVANI che lo hanno fatto emergere e rifiorire. Grazie