Tra fine giugno e gli inizi di luglio i miei social si riempiono di foto che ritraggono campi di lavanda con file perfette di un intenso viola. Mentre gli appassionati della lavanda programmano in largo anticipo viaggi in Provenza, lo scorso anno, cercando dei posti da visitare in Italia e mettendo nella mia wish list il Lavandeto di Assisi, mi sono chiesta, esisteranno mai dei campi di lavanda in Calabria? In un solo clic, eccoli lì, nelle aziende agricole che affiancano la coltivazione della lavanda ad altre produzioni dell’anno.
E poi c’è un posticino speciale in Calabria, a Campotenese frazione di Morano Calabro, dedicato esclusivamente alla lavanda, dalla coltivazione, alla distillazione e alla trasformazione in prodotti cosmetici, tisane e profumazioni per l’ambiente: il Parco della lavanda.
Quest’anno mi ci sono fiondata, grazie al signor Franco Rocco e sua figlia Selene che mi hanno invitata prima della raccolta consigliandomi il periodo ottimale per visitarlo. La lavanda infatti è in piena fioritura da metà giugno fino al 10 agosto, basta andare qualche giorno più tardi per rischiare di dover aspettare l’anno successivo, tutto dipende dai proprietari delle aziende agricole e dai loro tempi di raccolta.
Cosa trovate in questo post
La lavanda in Calabria
Sembrerà strano pensare ai campi di lavanda in Calabria, è un po’ la reazione che ho avuto io quando ne sono venuta a conoscenza. In realtà la raccolta e la lavorazione della lavanda spontanea del Parco Nazionale del Pollino era un’attività fiorente e fonte di reddito per gli abitanti del luogo fino agli inizi delle guerre, basti pensare che gran parte dell’olio essenziale di lavanda veniva acquistato dalla prima azienda farmaceutica Carlo Erba. Questa foto, custodita gelosamente da Selene, è stata scattata presso un distillatore a carbone in Contrada Laccato a Campotenese negli anni ’50.
Negli anni ’50-’60 a seguito del rimboscamento nel Parco Nazionale del Pollino, la lavanda vera, che cresce in luoghi esposti al sole, ha subito un grave decremento e oggi sono poche le zone in cui continua a crescere spontaneamente.
La lavanda selvatica del Pollino che pian piano rischiava di scomparire, rinasce grazie alla famiglia di Selene con il nome di Loricanda, un mix tra i nomi del Pino Loricato, simbolo per eccellenza del Parco Nazionale del Pollino, e della lavanda, con lo scopo di valorizzare il territorio.
Proprietaria di un appezzamento di terreno, la famiglia Rocco cercava delle piante che resistessero alle temperature invernali e in grado di sopravvivere sepolte dalla neve. Passeggiando sulla montagna circostante hanno trovato tra le pietraie la lavanda vera, che cresce spontanea tra i 900 e i 1700 metri, e hanno provato a vedere se fosse riproducibile mantenendo sempre le stesse caratteristiche genetiche e sanitarie nella coltivazione. Da otto piantine ne sono state selezionate tre e moltiplicate in vitro.
Il Parco della Lavanda
Dal 2013 la famiglia Rocco, con la voglia di tutelare il territorio, ha trasformato la loro proprietà agricola in un giardino botanico monospecie, una fattoria didattica dove imparare a conoscere e distinguere le varietà di lavanda. Passeggiando nel Parco ti sembra di aver scovato un angolo di Provenza.
Appena arrivi tutto si tinge di viola e lilla: la carriola all’ingresso, l’altalena, i cancelli del giardino botanico, le sedie e il tovagliato, persino il nastro del cappello che mi ha gentilmente prestato Selene per proteggermi dal sole e per scattare qualche foto in stile Pollyanna.
Oltre alla lavanda autoctona Loricanda, nel Giardino delle lavande sono coltivate più di 50 specie differenti di lavandule (o lavandini) e lavanda vera, un mix di colori dal bianco a tutte le sfumature del viola, oltre ad altri tipi di erbe officinali (timo, salvia rosea, menta piperita, al limone e al cioccolato).
Dopo la visita al giardino e dopo aver scattato mille mila foto ad ogni ape e farfalla che mi passava accanto, ho potuto assistere alla distillazione che avviene per pressione, come una macchinetta del caffè, e per raffreddamento da vapore acqueo diventa acqua. Successivamente si ha la separazione dell’olio dall’acqua di lavanda, utilizzata anche come lenitivo.
L’olio ottenuto dalla lavanda angustifolia è il vero olio essenziale dalle proprietà antimicotiche, quello intermedio ottenuto dai lavandini invece viene utilizzato per la profumazione di ambienti.
Prima di andare via puoi acquistare i prodotti cosmetici realizzati da Selene: saponi naturali con gocce d’olio o con fiori per un effetto scrub, candele profumate, sgranato per la profumazione degli armadi e degli ambienti, e tisane.
Dove si trova il Parco della Lavanda
Il Parco della Lavanda si trova a un km dall’uscita autostradale della località di Campotenese, vicino il borgo più bello d’Italia Morano Calabro.
Quando visitare il Parco della Lavanda
Il periodo ottimale per ammirare l’esplosione dei colori e vedere il Parco della Lavanda tingersi di viola è durante la piena fioritura che solitamente avviene da metà al 10 -20 agosto.
Per maggiori informazioni consulta il sito ufficiale Parco della Lavanda
Cosa vedere nei dintorni del Parco della Lavanda in Calabria
Dopo aver visitato il Parco della Lavanda nei dintorni potete scoprire altre meraviglie del Parco Nazionale del Pollino:
- Morano Calabro
- la Grotta del Romito e il bos primigenius
- il borgo di Papasidero e il Santuario di Santa Maria di Costantinopoli
- Civita e le caratteristiche Case Kodra
- Altomonte
- Cerchiara di Calabria e il Santuario di Santa Maria delle Armi
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Post aggiornato al 4 Maggio 2023 da Maria Rita
31 commenti
Che meraviglia le tue foto ed anche il tuo articolo mi hai fatto conoscere un nuovo posto fantastico.
Grazie e complimenti ; )
Veronica
Grazie mille! Sono contenta che ti sia piaciuto.
Sento l’odore da qui. 🙂
Che bello! belle foto e descrizione minuziosa, il profumo è arrivato fin qui!
Posto incantevole da vivere come nelle favole.
Assolutamente si!
Che spettacolo!!!
Ultimamente sto scoprendo che lavanda non è esclusivamente sinonimo di Provenza. Anche l’Italia offre delle piantagioni spettacolari e tra le varie, ignoravo la Calabria. Grazie per questa nuova scoperta!
Pensa che io la cercavo altrove, e poi mi è venuto in mente di cercarla in Calabria. E’ stata una vera sorpresa
Io l’ho vista in Piemonte qualche settimana fa ma dove sei andata tu è un tripudio di colori 🙂 I campi fioriti sono meravigliosi e va dato merito a quest’azienda di continuare la coltivazione di specie autoctone
Bellissimo articolo e complimenti per le foto! Non sapevo ci fosse la lavanda in Calabria.
Grazie mille, l’ho scoperta un anno fa e l’ho attesa con ansia per farvela conoscere.
Che meraviglia!!!grazie dell informazione nn ero a conoscenza di questi campi coltivati a lavanda qui in Calabria. Posso solo tentare d immaginare il profumo intenso e il colore lilla intenso che si sprigiona in questo bellissimo parco.
A volte sono grata alla mia curiosità e alla voglia di indagare per poi scoprire le meraviglie e le sorprese che la Calabria mi riserva
Wow! È incredibile le cose belle che si trovano in Italia è di cui non abbiamo idea. È fantastico che abbiano preservato la varietà autoctona di lavanda.
Condivido il tuo articolo con mia mamma che è una patita di lavanda.
Fantastico! Sono stata in Calabria e proprio nel Parco del Pollino 😉 che bei ricordi!
Altro angolo stupendo e totalmente inaspettato della mia Calabria! Stupendo! Grazie mille e blog pieno zeppo di spunti fantastici!
Che meraviglia! Amo la lavanda e sapere che esiste un posto così in Calabria, la mia terra, mi riempie di gioia 🙂
Salve finalmente qualcuno che si interessa delle piante native e natura calabrese. Molti complimenti e saluti. Spero che pianterai campi di altri erbe aromatiche come oregano, maggiorana, dittamo, rosmarino, bruvere, edera, alloro, cipollaccio, zafferano, ecc.
Ce tanta potenzialita in calabria.
Sarebbe bello provare anche un orto botanico di alberi temperati e decidui come pecan, noce nera, hickory, sequoia, pino bianco, maclura, quercie americane gigante, ecc.
Grazie di nuovo per il tuo duro lavoro per preservare il nostro patrimonio naturale. Se dammirare. Altro che francia o il resto dell mediterraneo la calabria se trattata come si dovrebbere potrebbe essere il giardino deuropa. Abbiamo anche banane, annone, atemoya, litchi jackfruit mango avocado datteri e papaya sparsi purtroppo scarsamente a pochi giardini privati nel reggino e vibonese. Ce cosi tanta poissibilita in questa regione.
Grazie di nuovo.
Eccezionale
Ma che meraviglia! Anche perché adoro il viola e la lavanda: le fonto sono bellissime, immagino essere lì dal vivo: deve essere stato molto bello!
Sai che non sapevo proprio che anche in Calabria ci fossero dei campi di lavanda? Me lo segno dovessi scendere ancora da queste parti in vacanza nel periodo della fioritura!
Ultimamente sto scoprendo sempre più che la lavanda non è solo sinonimo di Provenza ma che in Italia è possibile ammirare campi di lavanda altrettanto belli. Non conoscevo questo posto in particolare, ma i colori di quei campi sono così brillanti che non fanno che arricchire la storia che lo rende unico. Le tue foto sono stupende! In modo particolare quella in cui ci sei tu che sorridi, rende perfettamente l’idea di quanto meraviglioso sia questo luogo!
La lavanda in Calabria, avrei detto impossibile ed invece è stupendo questo posto. E brava la fam Roccoper aver recuperato la lavanda e creato un angolo tutto viola in questa regione. Bella la loro storia e fortunata a vedere come si lavora la lavanda, non lo sapevo.
Wow non conoscevo questo parco e vederlo nel pieno della fioritura della lavanda deve essere davvero magnifico. Grazie per i preziosi consigli.
Wow, è un posto stupendo. Non lo conoscevo e non immaginavo ci fosse un posto così in Calabria. Ho preso appunti per l’anno prossimo. 😉
Anna perche dici impossible in Calabria? Se abbiamo un clima e ambiente migliore di Provenza perche dici non e possible?
Certo quasi tutto e possibile in Calabria se si ha la buona volonta, attitudine positivo e di non arrendersi.
Ma che bello questo post sulla lavanda in Calabria, non avevo la minima idea che crescesse da quelle parti! Ultimamente mi sono mangiata le mani perché ero in viaggio in Tasmania (dall’altra parte del mondo…) e ho scoperto che anche lì c’è tutta un’area piena di campi, solo che non era la buona stagione… con un mesetto di anticipo, i campi non erano ancora viola. Avrei voluto visitare un centro simile a quello che descrivi qui… Magari si scopre che sono gemellati, da un lato e l’altro degli antipodi? 🙂
sai che ho origini calabresi? anzi, ho passato i primi 18 anni della mia vita proprio lì! ma non ne avevo proprio idea della lavanda, sai??
Ultimamente scopro campi di lavanda ovunque. Questa non ho trovato un in Piemonte ora tu mi dici che ce n’è uno anche in Calabria. Provenza non ti temiamo😊
Una scoperta interessante i campi di lavanda, una ragione in più per visitare la Calabria
Non avevo idea che esistesse un posticino simile! Innamorata come sono della Provenza e dei suoi profumi, mi ha molto incuriosito il tuo post, tanto che spero di poter vedere davvero il luogo di cui parli con i miei occhi…
Che meraviglia! Non sapevo che la lavanda fosse coltivata anche in Calabria.una vera meraviglia per gli occhi. Da anni ho in nota un viaggio così