Tra le varie attività che puoi fare trascorrendo una giornata o un week end presso il Granaro Village, se si è appassionati di arte, ma anche no, è doveroso passeggiare tra le sculture del Mabos, il Museo d’arte del bosco della Sila.
Cosa trovate in questo post
Mabos: il Museo d’arte del bosco della Sila
Mario Talarico è un grandissimo appassionato d’arte, lo puoi notare anche all’interno del ristorante e dell’hotel dove le stanze hanno i nomi di pittori famosi. La sua è una passione talmente grande che il 9 luglio 2017 ha inaugurato il Mabos, di cui ne è fondatore, grazie alla collaborazione con il critico d’arte e direttore artistico Roberto Sottile.
Nel Mabos sono presenti sette case di legno per gli artisti, uno spazio serra-laboratorio e una sala espositiva.
Le residenze artistiche del Mabos
Visitare il Mabos significa, come per il Musaba di Nik Spatari, avere la possibilità di poter vedere dal vivo gli artisti all’opera durante le loro residenze. Grazie alla possibilità di poter realizzare le opere in site-specific, gli artisti possono confrontarsi e sperimentare lasciandosi ispirare dalla natura circostante. In ogni residenza avrai modo di conoscere due artisti ed un critico d’arte.
Lo scorso anno il Mabos ha ospitato due residenze Sense, con la partecipazione di José Luis Reyes Criado, Angelo Gallo, Costanza Hu, Mohammad Fallah e Park Seungwa nella Residenza d’Artista “Sacred Forms” e Alberto Criscione e Lucy Mey insieme al critico d’arte Gianmarco Nicoletti nella residenza “Achille e Nigra”.
Lungo il sentiero, oltre alle opere realizzate durante le residenze, si possono ammirare le trenta opere create dai ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro durante gli eventi Wood Sculpture Contest Sila del 2011 e del 2013.
In bloom di Mariaelena Costa, Prigioni mentali di Leonardo Cannistrà, Contaminazioni quotidiane di Maria Teresa Sorbara, Metamorfosi forzata di Adolfo Oliverio sono solo alcune delle opere presenti lungo il sentiero.
Durante il Wood Scupture Contest hanno partecipato anche artisti di fama nazionale e internazionale, Ivan Lardschneider, Peter Demetz, Alfons Runggaldier, Alfons Runggaldier, Matthias Verginer, Andrea Caretto, Raffaella Spagna, Eugenio Giliberti, Maria Theresa Alves e Jimmie Durham che hanno seguito passo passo la realizzazione delle opere.
Tutte le opere sono realizzate con legno recuperato nei dintorni del Granaro Villagee si incastonano perfettamente lungo il sentiero diventando un tutt’uno con l’ambiente circostante.
Un’ulteriore novità presente nel Granaro Village è il book sharing, Libri liberi, dove è possibile lasciare un proprio libro e prenderne uno in prestito.
In collaborazione con Granaro Village
Contatti
Tel. 0961 922091 – +39 339 5324919
Contrada Granaro, Sorbo San Basile, 88050
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Post aggiornato al 8 Giugno 2020 da Maria Rita