La Sila catanzarese è un bosco incantato e da qualche parte c’è ancora qualche fata nascosta tra gli alberi che circondano uno degli alberghi più famosi della Sila dagli anni ’30 a seguire e che oggi fa trasparire il meglio di sè come luogo dell’abbandono. Negli ultimi anni è stato raro poter visitare gli interni del Grande Albergo delle Fate e grazie alla forza di operatori locali sta tornando ad essere un punto di attrazione come lo era in passato con visite guidate a cura di My Tour Sila e gli eventi organizzati dalla Compagnia Cineteatrale del Brigantino.
Cosa trovate in questo post
Il Grande Albergo delle Fate
La storia del Grande Albergo delle Fate risale agli anni ’30, quando Eugenio Mancuso a seguito della crisi del ’29 ha pensato di utilizzare il legname invenduto della falegnameria di famiglia prendendo ispirazione dalle baite montane dell’Alto Adige e con l’aiuto delle maestranze bellunesi ha realizzato l’immenso patrimonio di cui oggi rimane solo il ricordo e la speranza che non venga abbattuto.
Ed infatti l’uomo solitario e taciturno, in mezzo al paesetto incantato e ancora per incanto, fece un giorno sorgere un grande albergo multicolore che fu detto e ancora oggi si dice grande albergo delle fate. Era per le fate che non vedute lo avevano aiutato a compiere il miracolo.
La favola – Giuseppe Casalinuovo
Visitare il Grande Albergo delle Fate
Il Grande Albergo delle Fate era dotato di trentacinque camere tra singole, doppie, triple e matrimoniali, due suite e tre appartamenti da quattro posti letto. I tanti servizi offerti all’epoca poi ne facevano ancora di più un albergo all’avanguardia. Chi trascorreva la propria vacanza qui poteva usufruire di tutti i servizi che oggi si trovano nelle crociere, un paragone che oggi lo porta a essere definito il Titanic della Sila.
All’interno non mancavano il ristorante da 300 posti, la sala nursery, la boutique con le vetrine di esposizione, la parrucchieria dotata di un ingresso separato per l’accesso ai villeggianti, la lavanderia e la sartoria, la sala d’attesa con la cabina telefonica, la sala lettura, la sala cinema e la sala giochi. All’esterno invece erano annessi la farmacia, i campi sportivi e la piscina di cui oggi non ne rimane traccia e la Rotonda con la chiesa.
Se nel piano inferiore le camere erano piccole e con il bagno in comune in fondo al corridoio, il piano superiore era destinato alle famiglie borghesi e agli ospiti di lustro con stanze matrimoniali, familiari e suite dotate di un’anti camera a voler tenere lontani gli occhi indiscreti passanti per il corridoio, bagno in camera e doppio lavabo.
Una delle camere più famose con le croci di Malta sulla testata del letto è la stanza dedicata alla visita del Papa che però non fu mai ospite dell’albergo.
Il Grande Albergo delle Fate riconosciuto oggi monumento storico nazionale è patrimonio conservatore dell’artigianato di Longobucco e San Giovanni in Fiore con la tappezzeria che riveste le pareti delle camere e il marmo verde di Gimigliano nei bagni.
La cura del dettaglio si nota anche nelle coperte che in ogni stanza sono ancora abbinate alla tappezzeria di lana delle pareti. Nei bagni invece veniva utilizzato il cotone per evitare l’assorbimento degli odori.
Eventi al Grande Albergo delle Fate
Oltre alle visite guidate organizzate da My Tour Sila, la Compagnia Cineteatrale del Brigantino realizza degli eventi ad hoc in cui l’Albergo delle Fate diventa la scenografia di spettacoli interattivi con escape room, stanze da brivido e di mistero. Tra gli eventi organizzati dalla Compagnia abbiamo partecipato all’Horror Tour e giocato a Cluedo.
L’Albergo delle Fate nel cinema
L’incanto fiabesco del Grande Albergo delle Fate come poteva non essere oggetto di set cinematografici nello splendore degli anni ’60? In alcune scene del film La ballata dei mariti di Fabrizio Taglioni sono ripresi gli esterni dell’albergo. Tra gli attori famosi dell’epoca hanno soggiornato Sophia Loren, Marisa del Frate, Aroldo Tieri, Amedeo Nazzari e Silvana Mangano, questi ultimi protagonisti del Lupo della Sila del 1949.
Puo interessarti anche:
- Sila Piccola: mini guida su cosa fare, vedere e dove mangiare
- Villaggio Mancuso: la piccola Svizzera nella Sila Piccola
- Cosa vedere a Taverna: un viaggio nella città di Mattia Preti
Volete scoprire la mia bellissima Calabria?
- Mappa interattiva della Calabria per scoprire i luoghi
- Ecco i miei consigli su cosa vedere in Calabria tra borghi e città dalla costa jonica alla tirrenica passando per l’entroterra per scoprire arte, cultura, natura e tradizioni.
- Se state organizzando un viaggio leggete il mio Tour della Calabria: tre itinerari di viaggio on the road
- Lasciatevi ispirare dalle più belle frasi e citazioni dedicate alla Calabria
- Volete scoprire la mia città? Scoprite cosa vedere a Catanzaro
Rimaniamo in contatto?
Per ricevere tutti gli aggiornamenti del blog, iscrivitevi al Canale Telegram e alla Newsletter! Mi trovate anche su Facebook!
Post aggiornato al 16 Settembre 2020 da Maria Rita