Che ne dite di fare un viaggio nei luoghi, nei riti e nelle tradizioni della Pasqua in Calabria? Ecco dieci luoghi da visitare alla scoperta dei principali e suggestivi riti della Settimana Santa della tradizione calabrese dalla Domenica delle Palme al Martedì di Pasqua, dalle Pupazze di Bova alla Giudaica di Laino Borgo e ai Vattienti di Nocera Terinese e Verbicaro. In alcuni paesi arbëreshë i riti iniziano il sabato prima delle Palme e si concludono il Martedì di Pasqua con le Vallje.
Cosa trovate in questo post
- Bova: la tradizione delle Pupazze
- Naca di Catanzaro
- Venerdì Santo a Taverna
- Nocera Terinese e Verbicaro: i paesi dei Vattienti
- La schiovazione a Serra San Bruno
- Il Caracolo a Caulonia
- Cassano allo Ionio: le varette e i flagellanti
- Civita, Frascineto e San Basile: le Vallje del Martedì di Pasqua
- Magisano e la Processione della Madonna de’ Cuzzupe
- Pasqua in Calabria: cosa si mangia?
- Dove andare a Pasquetta in Calabria?
Bova: la tradizione delle Pupazze
Nel Parco Nazionale d’Aspromonte, nell’area grecanica della Bovesia, la domenica delle Palme si può assistere ad una particolare processione.
Bova infatti conserva ancora l’antico rito arcaico che nel VII sec. a.C. si svolgeva nella città greca di Eleusi. La tradizionale festa della Pupazze, o delle Persephoni, ha origine nel culto di Demetra e Persephone e grandi figure femminili realizzate con l’intreccio di rami di ulivo e decorate con fiori, frutta e primizie.
Naca di Catanzaro
Altro evento importante tra i Riti della Settimana Santa in Calabria, uno dei più famosi e annoverati è la Naca di Catanzaro.
La Naca è la culla in cui è adagiato il corpo di Gesù, affiancato dagli angeli di cartapesta che portano il calice, i chiodi e il martello, simboli della Passione. Ogni anno le statue della Naca e della Madonna Addolorata cambiano in base alla Confraternita di turno.
Sempre a Catanzaro, nel quartiere di Gagliano viene rappresentata la Passione di Gesù, dalla cattura nell’orto del Getsemani, ‘A Pigghiata, al giudizio davanti a Ponzio Pilato, fino alla crocifissione.
Per approfondire:
- Naca di Catanzaro: la tradizionale processione del Venerdì Santo
- I Riti della Settimana Santa a Catanzaro: tra fede e tradizione
Venerdì Santo a Taverna
Quello di Taverna è un Venerdì Santo che risale alla fine del ‘700, un evento che si celebra ogni tre anni. L’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento – Santissimo Salvatore, con sede nella chiesa arcipretale di Santa Barbara, rivive gli ultimi istanti della vita del Cristo.
L’inizio delle celebrazioni con la condanna a morte di Gesù sono annunciate dai grancasciari lungo le strade del paese. Nel primo pomeriggio si svolge la Pigghjiata, la cattura di Gesù nel Getsemani. In processione poi vengono portate le cinque statue del Cristo all’orto, del Cristo alla colonna, dell’Ecce Homo, del Santissimo Crocifisso attribuito alla scuola di Fra Umile da Petralia e la Pietà.
Nocera Terinese e Verbicaro: i paesi dei Vattienti
Nocera Terinese e Verbicaro sono due paesi della provincia di Catanzaro e di Cosenza che hanno in comune il rito dell’autoflagellazione, in alcuni tratti simile e in altri differente. I Vattienti di Nocera Terinese si svolgono il Venerdì Santo e il Sabato. A battersi con il cardo, sono i vattienti vestiti di nero a cui segue l’Ecce Homo. A Verbicaro la tradizione dei vattienti si svolge nella notte tra il giovedì e il venerdì santo.
I vattienti si battono con il cardo, un pezzo di sughero in cui sono infilzati 13 lamelle di vetro che rappresentano Gesù e gli apostoli ricoperte di cera, e si puliscono con la rosa di sughero. Le ferite vengono disinfettate con del vino e a conclusione del percorso con acqua e rosmarino.
La schiovazione a Serra San Bruno
A Serra San Bruno, nel cuore delle Serre Calabresi, il Venerdì Santo si svolge il rito della Schiovazzioni e la deposizione di Gesù. Dalla Chiesa Matrice le statue di Gesù, della Madonna Addolorata, di Maria di Magdala e di San Giovanni vengono portate in processione alla Chiesa dell’Addolorata.
Il Caracolo a Caulonia
Visitate Caulonia Superiore il Sabato Santo in occasione della processione del Coracolo, simile a quelle della Murcia in Spagna.
I confratelli delle arciconfraternite dell’Immacolata e del Rosario indossano un saio bianco e una corona di spine si snodano tra le vie del paese. In processione vengono portate otto statue che rappresentano gli ultimi momenti della vita di Gesù (il Cristo all’orto, il Cristo alla colonna, l’Ecce Homo, il Cristo carico della croce, il Crocifisso, il Cristo deposto dalla croce, la Vergine Addolorata e San Giovanni).
Cassano allo Ionio: le varette e i flagellanti
A Cassano allo Jonio il suono della tromba introduce l’inizio della processione delle varette che si svolge per quasi dieci ore dal mattino del Venerdì Santo. Per tutta la durata della processione i flagellanti, vestiti di bianco e incappucciati per mantenere l’anonimato, si battono, trascinano lunghe catene di ferro o delle funi.
Civita, Frascineto e San Basile: le Vallje del Martedì di Pasqua
La Pasqua in Calabria continua nel Parco Nazionale del Pollino. Potete visitare i borghi arbereshe di Civita, Frascineto e San Basile in occasione delle Vallje che si svolgono il Martedì di Pasqua.
La Vallja è una ridda, una danza popolare che ancora oggi viene tramandata dagli abitanti delle montagne albanesi Dukagini e della regione del Kosovo, Rugova, che rievoca un evento storico molto importante per la storia degli arbëreshë, la vittoria di Giorgio Kastriota Skanderbeg e del suo piccolo esercito contro i turchi guidati da Balabano, salvando Kruja il 24 aprile 1467, che quell’anno cadeva il Martedì dopo Pasqua secondo il calendario Giuliano in vigore in quel tempo, il 24 aprile 1467.
Ti racconto la storia di Skanderbeg in Skanderbeku Prindi i Arbërisë
La Vallja si compone di due figure importanti che si pongono alle estremità, i flamurtarë che portano la bandiera e al centro le ragazze formano una catena attraverso fazzoletti. I “forestieri” vengono imprigionati e per riscattare la propria libertà devono offrire da bere o mangiare al bar.
Oltre alla Vallja femminile si assiste alla danza degli uomini, la vallja e burravet che rievocano nei loro movimenti la tattica del combattimento che utilizzava Skanderbeg per accerchiare e catturare il nemico.
Magisano e la Processione della Madonna de’ Cuzzupe
A Magisano, l’ottava di Pasqua si celebra la Processione della Madonna del Rosario e a lei è attribuito il miracolo della pioggia in lungo periodo di siccità. Un rituale molto caratteristico è il momento in cui davanti alla Cona di Santa Caterina si consumano in convivialità le cuzzupe.
Pasqua in Calabria: cosa si mangia?
La Pasqua in Calabria è tradizione. Un tripudio di colori e sapori, dalla tiana catanzarese alla frittata con la ricotta e nella varietà di dolci tra riganella, fraguni, nepitelle e le famose cuzzupe ricche di palline colorate.
Se vi va leggete: Menu di Pasqua in Calabria: piatti e dolci della tradizione
Dove andare a Pasquetta in Calabria?
Nella speranza di beccare una bella giornata vi suggerisco 25 idee dove trascorrere la Pasquetta in Calabria.
Per approfondire: Gita fuori porta e week end in Calabria: 25 idee per domenica e festività
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Post aggiornato al 8 Giugno 2020 da Maria Rita