Fino a qualche giorno fa ricordavo con nostalgia i piatti di polenta assaggiati durante il viaggio di nozze nelle Dolomiti accompagnati da salsiccia bianca e funghi. Preparata in tutti i modi e di vari tipi, come la buonissima Polenta di Storo. Adoro la polenta e spesso la preparo anche io, ma non ha mai lo stesso sapore del piatto tradizionale preparato da chi la cucina ogni giorno. La polenta tradizionale nel mio immaginario è legata alle regioni del Nord Italia: Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia. In questo immaginario aggiungo, per la serie strano ma vero, anche la Calabria in provincia di Cosenza con la Sagra della polenta di Dipignano.
Cosa trovate in questo post
La Sagra della polenta di Dipignano
La Sagra della polenta di Dipignano, non è una semplice sagra, o almeno non è la solita sagra cui sono solita frequentare. E’ un evento che coinvolge migliaia di persone. E’ la rievocazione storica dell’incontro tra il Marchese Cristoforo del Carretto di Ponti e i maestri calderai, i Quadarari di Dipignano. E’ un’amicizia tra i comuni che dura da 54 anni. E’ una storia che si tramanda dal 1571. E’ una canzoncina che ti entra nella testa e la canticchi dalla mattina alla sera.
La 54esima edizione si svolge il 6 7 e 8 settembre 2019
U Quadararu: un antico mestiere calabrese
Uno dei mestieri più antichi del paese di Dipignano era quello operato dai maestri calderai, i Quadarari. Quando ancora non si utilizzavano le pentole e le padelle in pietra, ceramica, alluminio erano loro i più ricercati. Con la loro arte del mestiere questi artigiani del rame erano sempre pronti a riparare paioli e tegami e per la loro fama Dipignano è diventata la Patria dei Calderai.
Nu jornu assai luntanu è scisu e Dipignanu
Nu bellu Quadararu cu nu stagnu specialeAh ah ah e curriti chi vo stagnà
E dopo quasi un’ora arriva na signora
Ci ha dittu na parola e l’ha stagnatu la cassarola
U Quadararu Canzone folklorica cosentina
Ah ah ah e curriti chi vo stagnà
Il gemellaggio tra i comuni Dipignano e Ponti
E’ una bella storia quella che lega i comuni Dipignano e Ponti, ricca di amicizia, cortesia e ospitalità. Un legame che unisce la Calabria al Piemonte.
Nel 1571 alcuni Quadarari di Dipignano arrivarono a Ponti e chiesero ospitalità al feudatario e Marchese Cristoforo Del Carretto. In cambio della riparazione di un vecchio paiolo i dipignanesi avrebbero ottenuto riparo dal freddo e la farina necessaria per sfamarsi. Con dedizione al proprio lavoro e sollecitazione i Quadarari ripararono il paiolo del Marchese che rispettò la sua parola e fece recapitare la farina promessa. Oltre alla farina per cucinare la polenta le massaie pontesi offrirono ai dipignanesi uova, cipolle e baccalà per preparare i piatti della tradizione.
Per ricordare questo evento, nel 1965 i due comuni danno vita a un gemellaggio che viene ogni anno ricordato a Ponti e a Dipignano ad anni alterni. I festeggiamenti del gemellaggio sono organizzati a Ponti con la Sagra del Polentone nel mese di marzo, quest’anno giunta alla 446esima edizione, e a Dipignano con la Sagra della Polenta nel mese di settembre con la 54esima edizione.
Ho avuto la fortuna di seguire l’evento passo passo arrivando a Dipignano quando Piazza dei Martiri era ancora vuota, le bancarelle erano in allestimento, e i pontesi stavano iniziando la preparazione della polenta.
Dieci quintali di polenta sono preparati in un grande paiolo elettrico. Una volta scodettala, la polenta è servita accompagnata da un piatto a base di 3000 di uova e 300 kg di cipolla, e 150 kg di baccalà seguendo la tradizione pontese.
Nell’attesa che la polenta venisse servita seguiamo tra le vie del paese il corteo storico che rievoca l’incontro tra il Marchese Cristoforo del Carretto e i Quadarari.
Conclusa la rievocazione storica, uno dei momenti più attesi ed emozionanti è lo scodellamento: la polenta è pronta per essere versata e servita calda.
Per vedere le foto della 52esima edizione della sagra della polenta segui il link della Galleria fotografica
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Post aggiornato al 8 Giugno 2020 da Maria Rita
1 commenta
Ok, da megafan della polenta forse dovrei farci un salto nelle date giuste… grazie per le dritte!