Pensi alla neve ed è subito scirubetta, una tradizione che ancora oggi, al cadere della prima neve, ti fa fiondare fuori per raccoglierne un pò e degustarla in vari gusti.
La Scirubetta: l’antico gelato di Calabria
La scirubetta è l’antico gelato di Calabria, apprezzata già nel 1847 da Edward Lear a cui più volte è stata offerta la neve con il vino nel mese di agosto e la racconta nel suo Diario di un viaggio a piedi.
Fa strano pensare alla neve nel mese d’agosto, invece un tempo esisteva un vero e proprio commercio durante l’inverno di neve che poi veniva conservata nelle neviere nel periodo estivo, un privilegio che conoscevano solo le famiglie aristocratiche calabresi. Per chissà quale strano motivo poi, da privilegio dei ricchi, dotati di frigoriferi e congelatori, la scirubetta diventa gelato dei poveri.
La parola scirubetta deriva dall’arabo sherbet, dalla quale hanno origine anche le parole sciroppo e sorbetto. Ogni paese in Calabria ha il suo nome, da scilubetta a scilibetta, da scirupet a scilibretta e scirubbetta.

La scirubetta in Sila
Di solito aspettiamo la “nevicata dell’anno” a Catanzaro, raccogliamo la neve nella nostra zona incontaminata e la degustiamo davanti al tepore del camino. Se non ti basta e senti il richiamo della neve e della montagna, sali nel Parco Nazionale della Sila.
E cosa fare in Sila con la neve? Tra le tante attività che ti racconto in Sila in inverno: cosa fare sulla neve dalla scirubetta alle ciaspolate, non poteva certamente mancare lei.
Da un lato vedi famiglie giocare tra pupazzi di neve e bob. Un pò più in la invece ci sono io, a scovare un’area pulita per preparare la scirubetta, armata di coppette, zucchero e limone, come piace a me.

Come si prepara la scirubetta
Secondo la tradizione la vera scirubetta è con il vino cotto, ma si può preparare anche con il caffè, con succo di limone e zucchero, con succo d’arancia e, nelle zone di Cosenza con il miele di fichi.