Tra le feste mariane più importanti del comprensorio della Presila Catanzarese insieme a quella della Madonna della Luce festeggiata a San Pietro a Magisano e che per casualità quest’anno ricadono lo stesso giorno dell’8 settembre c’è anche la Festa della Madonna di Termine, celebrata a Pentone da più di 250 anni.
Cosa trovate in questo post
Storia delle origini del culto e della devozione della Madonna di Termine a Pentone
Il Santuario della Madonna di Termine
Il Santuario della Madonna di Termine si trova sulla strada principale per la Sila e a tre chilometri dal paese di Pentone.
Per approfondire:
All’interno del Santuario si possono ammirare il dipinto di Garibaldi Gariani che raffigura la Madonna con il Bambino e Santi, la Cappella dell’Apparizione che raffigurano l’incontro della Vergine con Maria Madia e un antico crocifisso ligneo.
La festa della Madonna di Termine e le luminere di Pentone
La festa della Madonna di Termine
Originariamente Termine e Pentone erano due casali differenti e il culto religioso era rispettivamente dedicato alla Madonna di Termine e alla Madonna del Rosario. Il culto della Madonna di Termine a Pentone si ha grazie alla famiglia De Laurenzi con i sacerdoti Don Antonio, Don Vincenzo e Don Gaetano che si insediarono dal 1829 al 1908. La prima statua ad essere portata in processione fino alla sostituzione con quella che oggi conosciamo è custodita nella cappella privata nel Palazzo De Laurenzi.
Altra personalità importante a cui si deve la festa della Madonna di Termine è Don Salvatore Mazzuca che istituisce la processione sui colli.
Come per la Festa della Madonna di Porto anche questa festa è preceduta dai sette martedì di Termine. L’apertura dei festeggiamenti si ha la prima domenica di settembre nella Chiesa madre dedicata a San Nicola di Bari con la messa solenne dello svelamento.
Le luminere di Pentone
I festeggiamenti veri e propri si concentrano da giovedì a domenica. E’ proprio nei tre giorni, giovedì, venerdi e sabato che si svolge la tradizione delle luminere, un evento unico nel suo genere in Calabria e forse nel Sud Italia.
Già dal primo pomeriggio la maggior parte dei pentonesi raggiungono la montagna dove disposti in gruppi nelle varie postazioni festeggiano aspettando l’imbrunire e il rintocco delle campane della Chiesa Madre.
A dar luce nei tre giorni di festa sono migliaia di pupattoli realizzati con stoffe di recupero nelle precedenti settimane, imbevuti di liquido infiammabile e dislocati distanti l’uno dall’altro lungo un filo di ferro che contorna le montagne che sovrastano il Santuario di Termine.
Le luminere di Pentone oggi ricordano l’antica tradizione che già dai primi dell’800 venivano accese dai mandriani che, percorrendo la montagna per dirigersi verso il mare durante il periodo di transumanza, rendevano omaggio alla Madonna nell’occasione del periodo di festa.
In alcuni punti della montagna illuminata si riescono a notare una croce e una lettera M.
Intanto nel centro storico a conclusione della Santa Messa la banda musicale di Pentone si reca dalla Chiesa Madre nella piazza principale del paese, la Pigna.
La storia di Pentone è un intreccio di tradizioni e riti, tramandati, fin dall’antichità, con passione e vigore e capaci, ancora oggi, di dare alla sua gente, identità e radici. Uno fra questi è, senz’altro, l’accensione delle “Luminere” collocata nella celebrazione santa della Madonna di Termine. Dal giovedì al sabato, della seconda settimana di settembre, al calar della sera, tanti pupattoli di stoffa imbevuti di liquido infiammabile, vengono accesi, al rintocco della campana. Spazi gremiti in cui ognuno, con orgoglio e dedizione, rende omaggio alla terra. È un dolce miracolo. Una magia ancestrale che emoziona e stupisce. Piccole scintille di luce che delineano il contorno perfetto delle montagne e ne esaltano la bellezza. Creste luminose e bellissime che incorniciano il paese e lo custodiscono, quasi come fosse un abbraccio materno, caldo e avvolgente. Una carezza silenziosa. Un segno di gratitudine a chi, ne ammira la maestosità e la celebra, da sempre e per sempre.
Faustina Macrì
Le luminere di Pentone si vedono da molti punti panoramici della Presila: Sellia, Magisano e San Pietro, Albi, Bivio di Cafarda e Fossato Serralta con una vista sul paese di Pentone.
La processione sui colli e la cunfrunta con San Nicola
La seconda domenica di settembre è dedicata alla processione sui colli. Dopo la messa delle sei del mattino la Madonna di Termine è portata in processione lungo i monti che da Pentone portano al Colle di Cafarda fino a raggiungere il Santuario di Termine.
La giornata di festa si conclude con il rientro della Madonna di Termine a Pentone, con la cunfrunta con San Nicola e la processione nelle vie del paese prima di rientrare in chiesa.
Il corteo delle litanie lauretane
Un altro evento da non perdere a Pentone e legato alla Festa della Madonna di Termine è quello delle litanie lauretane, un corteo ideato da Don Mario Talerico dedicato ai titoli designati alla Madonna e rappresentati dalle ragazze che sfilano dal comune alla Chiesa Madre.
Il momento più atteso è l’uscita della Madonna delle Grazie e scoprire chi è la ragazza designata lasciando tutti nello stupore.
Un ringraziamento speciale ai miei amici di Pentone.
Post aggiornato al 12 Maggio 2023 da Maria Rita