Dico sempre che sono nata astemia e morirò astemia. Non ho mai bevuto vino e non ne sopporto l’odore. Per il matrimonio, gli organizzatori del ristorante hanno annotato su più fogli che “la sposa richiede solo brachetto, dall’aperitivo alla torta”. Ma se volete invitarmi ad una degustazione, l’importante è che sia dolce. Ho assaggiato per la prima volta il Moscato di Saracena nelle Cantine Viola grazie a Giulia, sommelier e blogger de Il calice di Ebe dopo aver trascorso la mattina in uno dei sentieri più belli del Parco Nazionale del Pollino tra Castrovillari e Morano Calabro, te lo racconto qui, durante il blog tour organizzato da Francesca Milione. Da allora, questo è l’unico vino che bevo oltre al brachetto.

Moscato di Saracena – Cantine Viola
Moscato di Saracena
Il Moscato di Saracena si differenzia da tutti gli altri tipi di vini passiti per il processo di vinificazione. Il Moscatello di Saracena, un vitigno autoctono, viene raccolto nel mese di settembre e fatti appassire per un mese, grappolo per grappolo, giusto il tempo di aspettare ottobre per la raccolta delle uve bianche guernaccia e malvasia per la produzione del mosto.
Al mosto concentrato vengono aggiunti i chicchi dell’uva passita, selezionati uno ad uno e schiacciati a mano dalle donne del paese per evitare la rottura dei semini.

Moscato di Saracena – Cantine Viola

Moscato di Saracena – Cantine Viola
Il Moscato di Saracena ha un gusto dolce e raffinato e si consiglia di accompagnarlo con la pasticceria secca (pasta di mandorle, i bocconotti di pastafrolla con marmellata d’arancia), con la macedonia di frutta e frutta secca. Per il salato invece si consiglia il gorgonzola.

Moscato di Saracena – Cantine Viola
Vi consiglio di leggere anche questo bellissimo articolo di Giulia Moscato al governo di Saracena, il passito dei Papi
Sito Ufficiale Cantine Viola
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[…] Infine, va ricordato un vino dolce delle pendici del Pollino: il Moscato di Saracena, di cui parla Jamaluca sul suo blog. […]