Nel cuore della Ciociaria si trova una delle chiese più conosciute nel mondo, l’Abbazia di Montecassino. La vedi lì, bella e imponente, a 516 metri d’altezza a vigilare sulla Vallata del Liri, in provincia di Frosinone.
Dallo splendore alle sue quattro distruzioni, tra saccheggi e bombardamenti, l’Abbazia di Montecassino è oggi il simbolo di una perfetta ricostruzione.
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Abbazia di Montecassino: la storia
Il monastero di Montecassino fu fondato da San Benedetto da Norcia, padre del monachesimo occidentale e famoso per la sua regola Ora et Labora, intorno all’anno 529 su una fortificazione romana già esistente.
La prima distruzione avvenne a pochi anni dalla sua fondazione, nel 577, dai Longobardi e rinasce grazie a Petronace su mandato di papa Gregorio II.
L’Abbazia vive nello splendore con la presenza di monaci e duchi, tra i quali avranno una maggiore influenza Villibaldo, Sturmio, il duca Gisulfo II di Benevento, e grazie ai privilegi di Carlo Magno.
L’Abbazia di Montecassino viene invasa, saccheggiata e data alle fiamme da parte dei Saraceni nell’883 e nel 1349 è distrutta per la terza volta dal terremoto. Ricostruita con nuovi abbellimenti e aggiunte, mantiene fino al 1944 la sua maestosità.
La mattina del 15 febbraio 1944 sul finire della seconda guerra mondiale, l’Abbazia di Montecassino si trova sulla linea Gustav diventando il bersaglio di 176 aerei che in tre ore con 1270 tonnellate di bombe la riducono in macerie. Grazie all’Abate Rea l’Abbazia viene nuovamente ricostruita dov’era e com’era riutilizzando tutto ciò che era rimasto illeso dai bombardamenti e riconsacrata da Papa Paolo VI nel 1964.
Visitare l’Abbazia di Montecassino
Il chiostro d’ingresso sorge dove un tempo c’era il tempio di Apollo e successivamente l’oratorio dedicato a San Martino di Tours. Al centro del giardino la statua in bronzo, realizzata nel 1952 dallo scultore Selva, raffigura la morte di San Benedetto poco dopo aver preso l’eucarestia sorretto dai monaci. Camminando nel porticato invece si può ammirare il mosaico di Gesù affiancato dalla Madonna e da San Martino.
Il Chiostro di Bramante
Il Chiostro fu progettato da Bramante e realizzato nel 1595. Dalla balconata si gode un panorama sulla Vallata del Liri, sui Monti Ausoni e sul Cimitero dei soldati polacchi. Nel Chiostro sono presenti ai piedi della scalinata le due statue di San Benedetto, che risale al 1735 ed è rimasta illesa dai bombardamenti, e sua sorella Santa Scolastica, di cui l’originale è andata distrutta, e un pozzo ottagonale.
Il Chiostro dei Benefattori
Il chiostro fu realizzato per la prima volta nel 1513 e lungo il porticato dal 1666 sono presenti le 24 statue di papi e re che hanno partecipato alla benevolenza dell’Abbazia. Tra i benefettori, Roberto il Guiscardo, Carlo Magno e San Gregorio Magno.
La Cattedrale
Sulle porte d’ingresso sono elencati i possedimenti e le chiese che dipendevano da Montecassino su quella centrale, sopravvissuta ai bombardamenti e risalente all’XI secolo, mentre sulle laterali, alcuni episodi della vita di San Benedetto e i simboli delle quattro distruzioni dell’abbazia.
Lo splendore e l’immensità della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Benedetto abate si ammira solcata la soglia del portone, ricostruita sulla base di come era nel ‘700; anche l’altare maggiore è stato restaurato con materiali di recupero originali.
Accanto all’altare sono conservate le spoglie di San Benedetto e Santa Scolastica e tra le varie opere spicca il grande l’affresco della Gloria di San Benedetto.
La Cripta
Durante i bombardamenti fu l’unica parte dell’Abbazia a non essere distrutta. L’accesso alla cripta, scavata nella roccia nel 1544, si ha lungo un corridoio blu ricco di stelle e qui si possono ammirare la cappella centrale, la cappella di San Mauro e la cappella di San Placido.
Ingresso e orari di visita dell’Abbazia di Montecassino
L’ingresso all’Abbazia è gratuita, paghi soltanto l’eventuale visita guidata con la quale si ha accesso anche al museo. L’Abbazia è aperta dalle 8:45 alle 19 dal 21 marzo al 31 ottobre, mentre dal 1 novembre al 20 marzo dalle 9:00 alle 16:45 nei giorni feriali e dalle 8:45 alle 17:15 nei giorni festivi (8:45-13:00 il 25 dicembre). Per maggiori informazioni sull’Abbazia, orari e visite guidate puoi consultare il sito ufficiale.
La Ciociaria è una terra meravigliosa con tanti borghi da scoprire. Boville Ernica, Castro dei Volsci, Monte San Giovanni Campano e Pico rientrano nel circuito dei Borghi più belli d’Italia.
Io ti consiglio Atina, distante 25 km dall’Abbazia di Montecassino, te la racconto qui: Visitare Atina: cosa vedere nella città di Saturno
Post aggiornato al 26 Marzo 2020 da Maria Rita
4 commenti
Ah si, questa si che è una meta da raggiungere e visitare almeno una volta nella mia vita! L’ho studiata all’università: una volta durante il corso di storia dell’arte medievale dove si parlava dei codici miniati e un’altra durante un esame di storia contemporanea, quando (purtroppo) è stata bombardata dagli americani durante la Seconda Guerra Mondiale.
Sono veramente curiosa di visitarla di persona: prima o poi ci andrò perché dev’essere un posto eccezionale!
Ma che meraviglia! Non ci sono mai stata ma sembra davvero un posto che mi piacerebbe visitare magari quando torno in Italia!
Quando ho visto questo post sono corsa a leggerlo! Non ho mai visitato l’Abbazia ma ne ho sentito tanto parlare. Ho una domanda: pensi che valga la pena fare la visita guidata? Grazie per i consigli!
Con la visita guidata hai la possibilità di avere accesso in stanze che non potresti visitare da sola e se vuoi visitare il museo. Ne vale la pena se parti senza aver fatto prima le tue ricerche e vuoi conoscere la sua storia. Io ho comprato la guida e l’ho visitata da sola dipendendo dal gruppo con cui sono andata. Se fossi andata sola probabilmente avrei optato anche io per la visita guidata. 😉