Al confine tra Basilicata e Puglia, in provincia di Taranto, si trova Laterza, una cittadina dalle mille sorprese capace di accontentare tutti i gusti. La nostra visita a Laterza si è svolta durante gli eventi organizzati da Buongiorno Ceramica per la maiolica laertina. E tra un evento e l’altro la cittadina ha dato il meglio di sè con luminarie che non avevo mai visto prima capitando durante i festeggiamenti della Mater Domini.
Cosa trovate in questo post
Cosa vedere a Laterza
La Gravina di Laterza e l’Oasi Lipu
Laterza insieme ai comuni di Ginosa, Castellaneta, Mottola, Massafra, Palagiano, Palagianello, Statte, Crispiano, Martina Franca, Montemesola, Grottaglie, San Marzano e Villa Castelli fa parte del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine.
Di alcuni ne ho parlato già in Terra delle Gravine: cosa vedere da Mottola a Taranto.
La Gravina di Laterza è la più grande della provincia di Taranto ed è annoverata con i suoi 12 km tra i più grandi canyon d’Europa con una profondità che arriva fino a quasi duecento metri circa e un’ampiezza di circa cinquecento metri.
Nella Gravina di Laterza opera l’associazione ambientalista LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli, che si occupa della conservazione, educazione e tutela dell’ambiente. La varietà di uccelli protetti sono il nibbio, il capovaccaio, il falco lanario, il falco grillaio, il falco pellegrino e il corvo imperiale.
Raggiungi il Belvedere dove si ha una bellissima vista panoramica sulla gravina e in basso sul fiume Lato.
Rione Mesola e i vicoli del centro storico
Rione Mesola è l’antico quartiere della ceramica laertina. Ancora oggi si possono visitare le botteghe artigianali. Il centro storico è caratterizzato da case tipiche del territorio imbiancati con la calce.
Il Palazzo Marchesale
Il Palazzo Marchesale di Laterza ha uno stile tardo-rinascimentale. Nel cortile interno si può ammirare l’affresco raffigurante Sant’Anna, fatto realizzare da Nicolò Perez Navarrete in onore della moglie Anna Capece.
Il Muma, il Museo della Maiolica
Il Museo della Maiolica dedicato a Riccardo Tondolo è stato inaugurato nel 2015 e si trova all’interno del Palazzo Marchesale. Sono esposte 150 opere tra albarelli, acquasantiere, mattonelle, piatti da parata, anfore e calamai.
Per approfondire: Maiolica di Laterza: visitare il Muma e l’antico Rione Mesola
La fontana dei mascheroni
Il fontanone con gli archi che risalgono all’epoca romana e i mascheroni apotropaici in bronzo è un altro simbolo di Laterza. Sullo stemma si notano due blasoni che raffigurano il rastrello dei D’Azzia e l’arma dei Brancaccio.
Il Santuario Mater Domini
Il Santuario della Mater Domini, poco distante dalla fontana dei mascheroni, fu costruito nel 1736 e ultimato nel 1753 caratterizzato da uno stile neoclassico con influenze lievi barocche.
All’interno si presenta a croce latina e tra le opere si possono ammirare le statue in cartapesta dedicate a Sant’Anna e San Giocchino insieme alle tele che raffigurano la Fuga in Egitto, realizzata nel 1835 da Capocelli, e l’apparizione al pastore Paolo Tria, realizzata nel 1861 da Nicola Nisio.
E ancora, la Statua della Mater Domini, la Madonna Vestita, realizzata dallo scultore Donato Napolitano, e portata in processione il 20 maggio.
Nella sagrestia invece è conservato il Sacro quadro che ogni sera del 18 maggio è portato in processione raggiungendo la cassarmonica e rimane esposto fino alla conclusione dei festeggiamenti la domenica successiva.
La Cripta di Santa Domenica
Accanto al Santuario si trova, scavata nella roccia e nella tipicità della civiltà rupestre, la Cripta ipogea di Santa Domenica o Santa Ciriaca, a cui si accede sia dal sagrato che dalla navata della chiesa.
La Cripta si presenta a tre navate e si possono ammirare, tra le tante opere, l’icona miracolosa della Mater Domini, le due vetrate e gli affreschi dell’incoronazione della Vergine e di Santa Ciriaca insieme ai più recenti realizzati da Giuseppe Ciotti, confinato a Laterza durante la seconda guerra mondiale.
Le altre chiese e cripte rupestri
Laterza ha circa ventotto chiese e cripte rupestri. Sicuramente non basta un giorno per visitarle tutte. Insieme alla Cripta di Santa Domenica potete visitare la chiesa rupestre della Madonna delle Rose, di San Vito, di San Lorenzo, la cripta del Cristo Giudice con l’affresco della Deesis con Cristo Pantocratore, la Cripta di San Giorgio e la Cantina Spagnola in cui sono conservati gli affreschi della natività, la sfilata dei cavalieri e dame in maschera.
La Chiesa del Purgatorio
Un tempo era la Chiesa dell’Immacolata Concezione di Maria SS. ed Anime Sante del Purgatorio, risale al XVIII secolo e fu costruita sui resti di una precedente chiesa crollata a causa delle piogge del 1755, oggi invece è adibito ad auditorium comunale.
La Chiesa Matrice di San Lorenzo
La Chiesa Matrice di San Lorenzo, risale al primo decennio del ‘400, ed è in stile tardo-gotico. Non siamo riusciti a visitarla perchè era in fase di ristrutturazione.
Dove mangiare a Laterza
Vi consiglio due locali per degustare la cucina tradizionale laertina.
Trattoria del Purgatorio
A due passi dalla Chiesa del Purgatorio e dalla fontana dei mascheroni, la Trattoria del Purgatorio si trova all’interno di un’antica conceria in pieno centro storico. D’estate è possibile mangiare sulla terrazza.
I piatti della tradizione pugliese sono preparati con ingredienti spontanei che lo chef raccoglie nella gravina. Noi abbiamo assaggiato, oltre al ricco antipasto di salumi e formaggi locali, delle ottime orecchiette su un letto di crema di ceci ed erbe spontanee.
Via Concerie, 42 – Tel. 099 821 3321
Carne al fornello alla Macelleria Rosticceria Vito Perrone
Se visiti Laterza non puoi non assaggiare la carne al fornello pugliese in una delle tradizionali macellerie. Qui ho trascorso più tempo ad assistere Francesco che mi ha spiegato passo passo come si prepara la carne al fornello che seduta al tavolo.
Entrando nella sala ti accorgi che c’è un forte legame con il territorio, con la maiolica a far da cornice alle foto di Laterza.
Abbiamo degustato, oltre all’antipasto, le polpette di carne al sugo servite su un crostone di pane, la salsiccia, i saltimbocca, i gnumerèdde e le immancabili bombette.
Via Bainsizza, 8 – 099 821 6270
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Dove dormire a Laterza
Laterza oltre che per il buon cibo e i suoi luoghi da visitare è un ottimo compromesso per visitare la vicinissima Matera pernottando a prezzi più accessibili.
Noi abbiamo dormito presso il B&B Passarelli, a due passi dalla Piazza centrale e dal centro storico.
Via San Francesco, 1/C – Tel. 099 821 6059
Come arrivare a Laterza
Laterza si raggiunge facilmente dall’aeroporto di Bari in un’ora circa. Dall’autostrada A14 Bologna-Taranto l’uscita da prendere è Mottola e si prosegue per Castellaneta e Laterza. Dalla SS 106 invece l’uscita è quella di Ginosa.
In collaborazione con Associazione Italiana Travel Blogger, Buongiorno Ceramica e Comune di Laterza
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Post aggiornato al 9 Maggio 2023 da Maria Rita