Amo i racconti e le leggende legate alla fede e alla devozione popolare. Conoscete la festa liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce e la leggenda del ritrovamento della Vera Croce di Gesù?
Il 14 settembre in tutta Italia è un susseguirsi di celebrazioni e feste liturgiche, da Milano con il Rito delle Nivola e Lucca con la Luminara fino ad Enna e ad altre città del Sud.
A Catanzaro si svolgono due celebrazioni in occasione dell’Esaltazione della Santa Croce.
La prima è legata alla Parrocchia di Santa Croce nel quartiere Pontepiccolo. La festa si svolge la terza domenica del mese di settembre e rientra tra le feste di quartiere.
La seconda invece è quella del quartiere Gagliano. Nella Chiesa del Rosario è custodita un’antichissima Croce lignea di cui si raccontano prodigi ad essa connessi.
Cosa trovate in questo post
Esaltazione della Santa Croce
L’Esaltazione della Santa Croce è una delle dodici festività dell’anno liturgico. Si ricorda il ritrovamento della Vera Croce di Gesù da parte di Sant’Elena il 14 settembre 327 d.C.
Nella Legenda aurea di Jacopo da Varagine si narra che Elena, madre dell’imperatore Costantino, giunta a Gerusalemme chiese di visitare il luogo in cui si trovava la Croce di Gesù.
Soltanto una persona di nome Giuda sapeva il luogo e per costringerlo a rivelare la posizione fu tenuto in un pozzo per sette giorni senza pane e acqua.
Indicato il luogo, furono ritrovate le tre croci e consegnate all’imperatrice Elena. Per distinguere e riconoscere la Vera Croce si racconta ancora che fu poggiato un corpo senza vita sulle croci e avvicinatosi alla Vera Croce di Gesù tornò in vita.
Il Crocifisso prodigioso di Gagliano
Al Crocifisso ligneo custodito nella Chiesa del Rosario nel quartiere di Gagliano sono legate storie di devozione e prodigi.
La Santa Croce, realizzata intorno al ‘600 da un artista ignoto, è conservata all’interno di una cappella che si riconosce subito e attira l’attenzione di chi entra per la prima volta in chiesa per la presenza di un cancello di protezione in ferro battuto e una balaustra in marmo verde di Gimigliano.
Si racconta che il Crocifisso ligneo fu preso e portato via dalle truppe napoleoniche che nell’800 si trovavano in Calabria.
“… quando fu al pendino diventò molto pesante ed i soldati non riuscirono a portarlo al loro colonnello. Più andavano avanti e più pesante diveniva, invece ridiveniva leggero quando facevano qualche passo indietro”.
Luigi De Siena – Alle porte di Catanzaro
Il Crocifisso fu riportato indietro, purtroppo con la rottura delle dita dei piedi che non furono più ritrovati, e protetto dalla Confraternita del Rosario all’interno di un’edicola. Oltre a questo evento prodigioso, si raccontano altri eventi collegati al Crocifisso.
La Santa Croce non è visibile durante l’anno e l’edicola in cui è custodita è coperta da un panno color porpora.
Per dare maggiore enfasi viene svelata soltanto nei giorni del Triduo ed esposta sull’altare maggiore dall’11 al 14 settembre.
Altra particolarità è che il Crocifisso ligneo viene portato in una solenne processione ogni sette anni per ricordare il trafugamento da parte dei francesi.
Il Crocifisso non viene toccato da nessuno se non dal Celebrante che lo porta sull’altare. Ogni anno poi si tiene il Rito del Bacio.
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Post aggiornato al 10 Gennaio 2021 da Maria Rita