Cascia e Roccaporena sono da sempre stati due luoghi che ho voluto visitare. Sono i luoghi della mia Santa! A differenza di altri luoghi, quello che abbiamo fatto in Umbria è stato un vero e proprio viaggio spirituale, di devozione, fede e preghiera.
Cosa trovate in questo post
Roccaporena: il paese natale di Santa Rita
Ed è a Roccaporena, il paese natale di Santa Rita, che il tempo si ferma e noi ci raccogliamo in noi stessi per vivere intensamente ogni angolo che parla di lei.
Ho amato i suoi luoghi come nessun altro. Sono nata nel suo giorno, porto il suo nome e come lei ho il segno di una cicatrice sulla fronte.
Avevo programmato la nostra visita di sabato. Visto il tempo incerto su Spoleto e il meteo che prevedeva pioggia, decidiamo di rinviare la nostra giornata spirituale a Domenica.
Roccaporena da il meglio di sè in una splendida giornata di sole.
Appena arriviamo a Roccaporena le campane iniziano a suonare, arriviamo un quarto d’ora prima della Messa delle 11.
Cenni storici su Roccaporena
Prima ancora di Cascia esisteva Roccaporena, un piccolo borgo immerso nella natura della Valnerina che faceva parte del Castaldato Equano del Ducato di Spoleto.
Roccaporena non ha subito grandi cambiamenti ed è stata preservata nella sua sobrietà. Fino alla canonizzazione di Santa Rita avvenuta nel 1900 era un posto sconosciuto nel mondo.
La vita di Santa Rita in breve
Margherita, chiamata poi Rita, viene al mondo intorno al 1381. E’ una nascita tanto desiderata dai genitori Antonio Lotti e Amata Ferri che la considerano un dono della Provvidenza dopo tanti anni di attesa e in tarda età per quell’epoca.
A pochi mesi dalla nascita già intorno alla bambina si manifestano dei prodigi, come quella dello sciame d’api che l’avvolse e le diede da mangiare il miele senza pungerla.
La famiglia svolgeva il ruolo di paciere nella comunità cercando di portare sempre il bene, e in questo contesto anche Rita cresce con valori radicali nella preghiera e nella devozione verso Sant’Agostino, San Nicola da Tolentino e San Giovanni Battista.
Nonostante la sua vocazione religiosa, i genitori scelgono per lei la vita matrimoniale promettendola in sposa a Paolo Mancini, un uomo che comandava la guarnigione di Collegiacone. Con il passare del tempo e con l’arrivo dei figli Giangiacomo Antonio e Paolo Maria, Rita riuscì con pazienza e dolcezza ad addolcire il cuore burbero del marito trasformandolo in una persona nuova.
Trascorsi gli anni, la vita di Rita viene stravolta, non solo dalla morte dei genitori, ma anche dall’uccisione del marito e dalla vendetta dei figli che veniva spinta da parte della famiglia di Paolo.
Secondo la tradizione, la preghiera di Rita a Dio era quella di non far soffrire i figli e di non macchiarli nell’odio, nella vendetta e nel sangue. La sua preghiera fu accolta, e un anno dopo morirono di malattia nella loro purezza.
Rimasta sola, più volte chiese di entrare nel Monastero di S. Maria Maddalena a Cascia ed essere accolta dalle suore agostiniane. Si narra che, dopo esser stata rifiutata per tre volte a causa della faida con la famiglia, Rita direttasi sullo Scoglio fu trasportata dai suoi tre Santi protettori all’interno del monastero e qui si svegliò.
Santa Rita è conosciuta come la Santa della Rosa, della Spina e dei casi impossibili.
Nel 1432 Rita riceve il dono della spina, il simbolo della sua consacrazione a Cristo. La ferita guarì in occasione del viaggio a Roma per la canonizzazione di San Nicola da Tolentino.
Prima di morire, costretta a letto per la malattia, Rita chiese ad una parente di recarsi a Roccaporena nel suo orto e raccogliere una delle rose, una richiesta piuttosto strana trovandosi in pieno inverno. Tornata nel paese, la parente trovò una rosa sbocciata nella neve e la portò a Cascia.
Rita muore il 22 maggio 1447. Il suo corpo è esposto in una teca nella Cappella della Basilica a lei dedicata.
A 180 anni dalla sua morte è stata proclamata beata nel 1627, mentre la canonizzazione fu celebrata il 24 maggio 1900 da Papa Leone XIII.
Rita fu beatificata nel 1627 (a 180 anni dalla morte) da Papa Urbano VIII, che ben conosceva la sua storia essendo stato Vescovo di Spoleto, Diocesi di appartenenza di Cascia. Il 24 maggio 1900 Papa Leone XIII la canonizzò solennemente.
Visitare i luoghi di Santa Rita a Roccaporena
Il Santuario di Santa Rita
Il Santuario di Roccaporena è stato consacrato nel 1948.
La Statua di Santa Rita nelle vesti di popolana è stata realizzata da Venanzo Crocetti e sembra accoglierci nel suo paese dandoci il benvenuto.
Costruito su disegno dell’architetto torinese Oreste Della Piana, fu consacrato e aperto al culto nel 1948.
Al suo interno è decorata con mosaici in cui la santa è raffigurata insieme ai santi protettori.
La Chiesa di San Montano
E’ questa la chiesa che Santa Rita frequentava e in cui si sposò. E’ dedicata a San Montano, un monaco eremita siriano giunto in questo paese e oggi patrono di Roccaporena.
La Casa Natale di Santa Rita
La casa natale di Santa Rita è adibita su due piani. In questa casa mantenuta nella semplicità abitò fino al giorno del matrimonio. Nel piano superiore si può ammirare il focolare, la stanza in cui nacque e il pellicciotto all’interno di una teca d’argento. Le due finestre affacciano sul Santuario e sullo Scoglio.
L’Orto del miracolo
Dopo aver visitato la casa natale ci dirigiamo seguendo le indicazioni lungo un sentiero verso l’Orto del Miracolo. Qui si può ammirare la Statua in bronzo realizzata da Rodolfo Maleci in cui è raffigurata Santa Rita nell’atto di ricevere la rosa e i fichi.
Non c’è una fessura libera, ogni angolo è ricoperto di pizzini bianchi con preghiere e richieste di intercessione.
La Casa Maritale
Ritorniamo verso il centro abitato percorrendo un altro sentiero che ci conduce verso la Casa Maritale in cui abitò fin quando non fu accettata nel Monastero di Cascia.
Dal 1630, per volere del Cardinale Fausto Poli, la casa è adibita a piccola cappella con un altare dedicato a Santa Rita e un dipinto in cui è raffigurato uno dei momenti più importanti della sua vita. Il dipinto in cui riceve il dono della spina è stato realizzato da Luca Giordano.
Il Lazzaretto
Altro luogo legato a Santa Rita da visitare a Roccaporena è il Lazzaretto. Secondo la tradizione è in questo ospedale che, ammalati di peste, morirono i suoi figli e lei offriva le proprie cure agli ammalati.
Lo Scoglio Sacro
Dopo una breve pausa pranzo è l’ora di incamminarci su per montagna per visitare lo Scoglio Sacro dove Santa Rita saliva per sentirsi più vicina a Dio.
Passeggiando per il borgo ci appare con la sua imponenza, e nel pieno silenzio sembra quasi in attesa della nostra salita.
Prendiamo una rosa che accompagna il nostro cammino.
Li dove un tempo c’era un sentiero, oggi percorriamo una scalinata con 330 gradini che ci consente di fermarci lungo le stazioni della Via Crucis.
Nel 1919 per preservare lo Scoglio Sacro è stata costruita una cappella e poi restaurata nel 1979.
Accanto allo Scoglio Sacro si trova una piccola sorgente d’acqua.
La Grotta d’Oro
E infine la Grotta d’Oro. La si riconosce per la presenza di una croce. Purtroppo non è possibile raggiungerla, ci basta quindi soffermarci ad ammirarla da lontano.
Secondo la leggenda, la ninfa Porrina, giunta dall’Arcadia e rifugiatasi in questa grotta annunciò in una profezia la nascita di Rita.
Da queste balze rocciose luminerà una luce divina. Verrà alla luce una pietra preziosa, la Margherita, che brillerà e sarà la più grande e supererà le terre e i mari. L’umiltà vincerà la vanità. Qui accorreranno le genti tratte da ogni luogo a osannare il Dio eterno. E da questa misera valle avrà nome sacro al mondo.
La Festa della Rosa e delle Rite
Ogni anno l’ultima domenica di giugno a Roccaporena si svolge la Festa della Rosa e delle Rite. Durante la festa il Santuario consegna la Reliquia di Santa Rita ad una comunità parrocchiale. Il sabato sera si svolge un pellegrinaggio con le fiaccole da Cascia a Roccaporena. La domenica viene consegnata una rosa e una pergamena a chi porta il nome Rita.
Dove si trova Roccaporena
Roccaporena si trova a 6 km da Cascia in provincia di Perugia.
Come arrivare a Roccaporena
Il modo più efficace per raggiungere Cascia e Roccaporena è sicuramente l’auto. In autobus è possibile arrivarci da Spoleto, da Norcia e Roma.
Muovendoci in macchina da Spoleto seguiamo prima le indicazioni per Norcia e successivamente per Cascia. Raggiunta Cascia, si trovano le indicazioni per arrivare fino a Roccaporena.
Per chi ha la possibilità di soggiornare a Cascia è possibile raggiungere Roccaporena a piedi lungo il Sentiero di Santa Rita.
Di seguito trovate le indicazioni stradali per raggiungere facilmente Roccaporena:
Visitare Cascia
Il nostro itinerario continua a Cascia. Per approfondire: Cosa vedere a Cascia: la città di Santa Rita
Video su Cascia e Roccaporena
Trovate un breve resoconto del nostro viaggio a Cascia e Roccaporena nel video:
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Post aggiornato al 20 Maggio 2023 da Maria Rita